Prime Esperienze
Alla scoperta di me stesso : Ero una femminuccia.
di mariuccia69
06.03.2017 |
22.469 |
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"Poi si avvicinò , prendendomi la mano l’appoggio sul suo rigonfiamento e mi sussurrò in un orecchio quanto lo avessi eccitato..."
Il mio primo lavoroIl mio primo lavoro a tempo pieno è stato d’estate , avevo compiuto 18 anni ed è stato come addetto al bancone di una pizzeria al taglio, sul lungomare di una città di medie dimensioni del Centro, tra Roma e Napoli. Lavorava con me una signora matura, Mariuccia di circa 45 anni, gestiva la vecchia pizzeria che il marito morto, da qualche anno gli aveva lasciato in eredità e un giovane pizzaiolo di circa 25 di nome Carmelo .
Io ero piccolo per la mia età e dai lineamenti delicati, quasi femminili. Carmelo era un accanito fumatore (questo è stato molto tempo fa quando tutti fumavano ) e aveva una voce profonda e grave. Faceva spesso battute su di me e diceva che in abiti femminili sarei stato più carino, strizzandomi l’occhio. Carmelo, quasi tutti i giorni mi sussurrava con il suo vocione, di quanto fossi carino e che in abiti femminili sarei stato più delizioso. A questo gioco, del travestimento sarebbe stato disposto a partecipare anche lui, dicendo che qualcuno “bella” come me dovrebbe indossare di norma una gonna, non i pantaloni, così gli uomini potrebbero pizzicargli il sedere - poi di nascosto , con la scusa di dover prendere delle cose dal bancone dove mi trovavo, mi ha pizzicato le natiche. La cosa mi ha molto imbarazzato e mi ha lasciato sorpreso e compiaciuto, facendomi strillare come una ragazza!
Questo scherzo andò avanti per la prima settimana o giù di lì, e confesso che se pure ero per lo più ignorante dei giuochi erotici dei maschietti e del sesso, mi stavo godendo l'attenzione di Carmelo. Il gioco, se pure all’inizio mi dava fastidio, mi incominciava però a piacere il suo modo di dimostrare affetto nei miei confronti. Avevo trovato in lui un amico e non solo. Ben presto sono diventato sempre di più ansioso di avere le sue attenzioni e il sedere pizzicato e palpeggiato. Quando lo faceva emettevo un gridolino di piacere . Questi miei gridolini sono stati ascoltati con un certo piacere e soddisfazione da entrambi i miei colleghi di lavoro, Mariuccia e Carmelo. Mariuccia aveva intuito dal mio comportamento, che io ero diverso dagli altri ragazzi e le attenzioni che Carmelo mi rivolgeva, la eccitavano. Ero ingenuo, non avevo capito ancora l’evolversi della situazione, ma mi piaceva sia l’eccitazione della signora Mariuccia sia le attenzioni del giovane pizzaiolo. Carmelo, si fece più audace e presto si è spinto con le sue avances alla fase delle carezze.
Un giorno, in pizzeria non c’era nessun cliente ,vista l’ora tarda, Carmelo è venuto dietro il bancone e passando dietro di me , mi strusciò le mani sul culo carino, mi accarezzò le guance e poi fece scivolare una mano lungo la fessura dell’ano. Il mio piccolo membro immediatamente divenne duro e il mio corpo da efebo sussultò in un gemito di desiderio. Ho tirato fuori il mio piccolo cazzo e a quel punto Carmelo fece scivolare la mano fino in fondo alla fessura del mio ano e con la mano a coppa strizzò le mie palline e il cazzetto rigido. Mariuccia rideva e disse a Carmelo che ero una piccola femminuccia in calore, calda e vogliosa ! Carmelo allora mi afferrò per i fianchi e mi tirò verso di lui ,fu allora che ho sentito per la prima volta l'enorme rigonfiamento nei pantaloni immerso nel mio culo , come se fosse stato fatto per contenerlo tutto.
Non so come descrivere, la prima volta i sentimenti che provavo per Carmelo e come lui abbia fatto ha prendere il controllo completo di me. Mi sono sentito piccolo e indifeso, ma mi stavo godendo l'attenzione e in qualche modo ho voluto compiacere Carmelo e dargli più di me stesso. Mariuccia in preda ad un eccitazione furiosa, dopo anni di astinenza sessuale, suggerì a Carmelo di portarmi dietro al magazzino, qui avremmo potuto conoscerci meglio.
Carmelo mi prese per mano e mi condusse nel retro del magazzino, che aveva un divano e uno specchio a lunghezza intera sulla parete opposta. Io ero in catalessi, ubbidivo pienamente ai comandi di Carmelo, che aveva ormai il pieno controllo su di me. Carmelo mi fece sedere accanto a lui, mettendo il suo braccio intorno a me. Poi si avvicinò , prendendomi la mano l’appoggio sul suo rigonfiamento e mi sussurrò in un orecchio quanto lo avessi eccitato. Mentre guardavo la nostra immagine riflessa nello specchio,mi rendevo conto di quanto Carmelo fosse così forte e virile, e io così piccolo e vulnerabile. Prendendo il mio mento in mano, mi rivolse il viso verso di lui e cominciò a baciarmi sulle labbra. Questa è stata un'esperienza totalmente nuova per me essere baciato da un uomo, e quando la sua lingua ha invaso la mia bocca, mi sentii sciogliere tra le sue braccia ed emisi un gemito involontario di resa.
Carmelo continuava a baciarmi profondamente, e io, a mi volta aprii la mia bocca vogliosa ai i suoi languidi baci. Nel frattempo le sue mani mi stavano accarezzando tutto il corpo. Quasi inosservato da me aveva lentamente sbottonato e abbassato i miei pantaloni e rimosso i miei vestiti, uno a uno. Come mi ha tolto la camicia, mi ha accarezzato il petto senza l’ombra di un pelo e ha giocato con i miei duri capezzoli dilatati, li ha riempiti di pizzicotti e tirati su in un modo così delizioso e piacevole, fino a quanto non ho gridato per il dolore e l’eccitazione.
In quel momento ero in uno stato di intontimento completo, superato dal desiderio e la resa, il mio corpo stava rispondendo con sempre più passione, e gemeva mentre la mia bocca continuava a dire sì, sì !! Quando Carmelo mi abbasso e mi tolse i pantaloni e i box, mi sono trovato nudo e completamente in balia tra le braccia di questo giovane forte. Quando non mi baciava, mi infilava la lingua nell’orecchio, soffiava il suo caldo alito e mi sussurrava di quanto fossi una ragazza femminuccia carina e come ho fatto un uomo come lui innamorare.
Carmelo ha continuato a far scivolare le sue mani su tutto il mio corpo tremante. Ad un certo punto si è inginocchiato fra le mie gambe, tirandole su e mettendole sulle spalle, mentre continuava a schiacciare e tirare i mie dolenti e arrossati capezzoli. Poi ha trasferito le sue mani verso il basso sul mio culetto sodo, mi ha massaggiato i glutei e sollevandomi ancora di più, ha esposto il mio vergine ano alla sua insistente lingua. Ho sentito una incredibile valanga di passione come ha iniziato a leccarmi laggiù, mi leccava su e giù, mi inseriva la lingua dentro e fuori, e infine, inghiotti il mio piccolo cazzetto duro nella sua calda bocca.
Come ha iniziato a succhiarmi , mi sono sentito lentamente il dito medio della sua mano inserito nel mio buco, poi delicatamente sempre più dentro fino in fondo. Come lui mi ha penetrato,con il dito, l’interno del mio ano, divenne un fuoco , rilassato e sciolto dal trattamento subito dalla lingua , avevo quasi perso conoscenza con il calore della mia passione. In quel momento sono stato, un ragazzo femminuccia completamente nudo e vulnerabile totalmente in balia di un uomo adulto completamente vestito che stava avendo la sua vittoria con me, dominandomi.
Carmelo sollevò la testa e mi chiese se avessi voluto io, il suo piccolo girly Sissy Boy fare l'amore con un vero uomo come lui, io risposi gemendo un fervente sì, sì! Mentre continuava a muovere il dito dentro e fuori del mio ano, mi disse che presto avrebbe fatto l'amore con me lì con la propria virilità, e mi avrebbe reso una vera donna - mi sarebbe piaciuto? Sì, oh sì! Ho risposto e ho girato il mio culo di lato quasi subito , in attesa.
Carmelo poi tolse il dito dal mio culo, alzò la mano sporca e mi disse di leccare tutto, cosa che ho fatto, godendo del sapore salato e l'odore pungente. Disse che avevo bisogno di abituarmi a mangiare i miei umori, dal momento che stavo per essere il suo sissy girly slut per l'estate. Disse anche che avevo bisogno di radermi tutti i peli del corpo (che non erano molti) e iniziare a indossare le mutandine sotto i vestiti, e poi avrebbe proceduto a darmi un paio di mutandine rosa con il pizzo trasparenti. Mi ha anche detto che lui e Mariuccia mi avrebbero insegnato a indossare gonne e abiti e che mi sarei presto vestito come una ragazza a tempo pieno, sul posto di lavoro. Sono rimasto sorpreso di tutto questo, ma in qualche modo ero ansioso di proseguire così ho timidamente detto che avrei fatto come loro avevano stabilito.
Carmelo recepì la risposta che avevo dato e con mio immenso stupore e disappunto, si stacco da me, lasciandomi nudo e insoddisfatto. In quel momento non avevo capito perché l’avesse fatto, lui era eccitato forse più di me, sentivo il suo turgido bastone ingabbiato dentro i suoi stretti pantaloni, che non vedeva l’ora di schizzare fuori, ma Carmelo anche se la cosa vedevo che gli dispiaceva molto, si incammino verso l’uscita del magazzino. Quando aprì la porta, notai che lo atteneva la padrona della pizzeria Mariuccia, con un viso raggiante e voluttuoso.
Sfiduciato, insoddisfatto, arrabbiato con Carmelo che mi aveva abbandonato e tradito mi vestii e vista l’ora tardi salutai con freddezza la signora Mariuccia e Carmelo e andai via, quasi scappando dal negozio. Per strada, ritornando a casa ho pianto per il tradimento del mio amico/quasi amante Carmelo. Domani è un altro giorno, non avevo capito niente.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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